9 agosto 2021
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DEI FIORI
DIARIO DI BORDO
INSIDE CAMPING
Un’immersione nel SUB

Un’immersione nel SUB

Il mare.

Il grande blu.

Profondo, misterioso, affascinante e allo stesso tempo imprevedibile, impossibile da esplorare fino in fondo e impossibile da disvelare in ogni sua peculiarità.

Lo fotografiamo, lo viviamo con divertimento e leggerezza, lo osserviamo da riva e soprattutto lo immaginiamo. Lo immaginiamo con l’audacia di chi elude ogni mappa geografica, perché è semplicemente più gratificante fantasticare su cosa ci sia oltre la linea dell’orizzonte o sotto i riflessi iridati dell’acqua. Così, costruiamo l’immagine di un fondale in cui le insenature danno vita a grotte marine, in cui le alghe si mescolano con i coralli e le acque si aprono in un ventaglio di mille sfumature di colori.

Nella nostra mente lo dipingiamo come fosse il più splendido dei quadri ma, seppur idilliaco, esso esiste in noi, nelle sue profondità, solo come una mera visione.

C’è invece chi, come Daniele, ha avuto la fortuna di calarsi davvero nel grande blu, di circondarsi di meraviglia, di viverlo. Lui è un maestro nell’arte dell’immersione subacquea, e ogni giorno condivide la propria esperienza affinché altre persone possano ammirare ciò che ha visto lui: il mondo sotto la superficie dell’acqua.

Anche noi del Sea Tales Team oggi abbiamo avuto la nostra occasione. Non ci siamo immerse nel mare, ma abbiamo fatto pratica nella piscina del Camping Village Dei Fiori. Pur non nuotando in acque libere, vi assicuriamo che è stata un’esperienza magica, che di certo non dimenticheremo.

I primi passi: una questione di equipaggiamento

È l’ultimo lunedì di luglio e il sole compare e scompare timidamente sopra alle nostre teste. La piscina è ancora vuota per la sanificazione dei lettini, ma è già pronta per ospitare i bagnanti che di lì a pochi minuti entreranno in acqua. All’una in punto, incontriamo Daniele alla postazione PADI del campeggio, segnalata dalla bandiera azzurra ben visibile in tutta l’area circostante.

Daniele ci fa indossare subito muta, maschera e pinne, non prima di aver saggiato attentamente la taglia dell’attrezzatura a seconda della nostra corporatura. Solo una volta entrate in piscina, il nostro insegnante ci aiuta a indossare la parte più importante del nostro equipaggiamento: il GAV (giubbotto ad assetto variabile), un gilet dotato di bombole d’ossigeno ed erogatore che consente di controllare il livello di profondità dell’immersione e, all’occorrenza, di aggiustarla. Daniele dà subito l’impressione di essere molto preparato, non si risparmia nei consigli e ci segue singolarmente con attenzione.

Le nostre prime impressioni

Per prima cosa, ci insegna una manovra essenziale per partire nell’immersione, che consiste nel recuperare l’erogatore del nostro GAV. Scopriamo così che il trucco consiste nell’abbassare il braccio destro fino al ginocchio, per poi farlo scorrere sino a toccare la bombola: se fatto correttamente, il movimento porta a incontrare senza difficoltà il tubo a cui è agganciato questo strumento che è, per ovvie ragioni, fondamentale per l’immersione.

Con l’erogatore sottomano, siamo pronte per iniziare la vera esplorazione subacquea. Ci immergiamo assieme e iniziamo a prendere confidenza con questa nuova e inconsueta sensazione. I primi respiri sott’acqua portano con sé un misto di emozioni difficili da raccontare. Sembrano il risultato di una magia che potrebbe rompersi da un momento all’altro lasciandoci senza respiro. Questo naturale timore in effetti persiste nei primi minuti, quando ancora prevale l’istinto di trattenere il fiato durante l’immersione per respirare solo una volta emersi. In breve tempo, prendiamo confidenza con questo nuovo super-potere: finalmente siamo pronte ad andare sott’acqua… Siamo pronte per nuotare!

L’importanza del respiro

La prima vasca ci dà l’impressione di essere strana, o quantomeno diversa da come l’avevamo immaginata. Proviamo a immergerci per nuotare sfiorando il pavimento, ma puntualmente una forza inspiegabile ci spinge verso l’alto. Daniele sorride, dice che succede quasi a tutti i principianti. Ci spiega che se c’è troppa aria nei polmoni il corpo tende a risalire a galla, e che dobbiamo imparare a espirare in modo corretto per scendere a livello del mosaico azzurro sotto ai nostri piedi. È affascinante accorgersi di quanto tutto passi attraverso il respiro.  Saperlo controllare – e riuscire a mantenere nel contempo la muscolatura rilassata – fa davvero la differenza, perché significa saper regolare secondo le proprie necessità la profondità dell’immersione.

Potenziali imprevisti e come risolverli

Dopo un po’ di pratica riusciamo a padroneggiare la tecnica, e il nostro insegnante si complimenta per i buoni risultati che abbiamo ottenuto. Ora che siamo sufficientemente preparate per l’immersione, Daniele ci prepara anche ad alcuni dei più frequenti imprevisti a cui un subacqueo può essere soggetto, e ci spiega soprattutto come risolverli agevolmente. In questo modo, apprendiamo come comportarci nel caso in cui la maschera si appanni o si riempia d’acqua, e cosa fare se perdiamo sott’acqua l’erogatore dell’ossigeno.

La nostra prima lezione di sub si conclude con un’ultima immersione in autonomia, e in questa occasione ci rendiamo conto di quanto l’esperienza appena vissuta ci abbia arricchito e sorpreso piacevolmente.

FAQ

A chi rivolgersi?

Potete rivolgervi direttamente alla postazione PADI, che si trova accanto alla piscina principale del Camping Dei Fiori. Daniele è presente ogni giorno dalle 12:00 alle 13:00, sabato escluso. La scuola è attiva fino alla metà di settembre.

Quali sono i requisiti necessari per frequentare il corso?

Non sono richiesti particolari requisiti per frequentare il corso di sub. La scuola è aperta a tutti, a partire dagli 8 anni d’età.

Cosa serve per immergersi?

Durante la lezione, Daniele fornisce tutta l’attrezzatura necessaria per l’esperienza. Questa comprende maschera, pinne, muta, GAV (gilet con bombola) ed erogatore.

Esiste la possibilità di fare una prova?

Sì, è possibile fare una prova della durata di 10 minuti per fare esperienza della sensazione di respirare sott’acqua. Questa ha un costo di 5€ e si può svolgere senza prenotazione dalle ore 12.00 alle ore 13.00. Durante la prova vengono anche scattate foto sott’acqua, che possono essere acquistate al costo di 5€ a persona e di 10€ a famiglia.

Come si svolge la lezione vera e propria?

La lezione vera e propria è con prenotazione, e si può effettuare dalle ore 13.00 alle 14.00 al costo di 40€. Ha una durata di 40 minuti e consente di ottenere un diploma che equivale a 1 credito (valido un anno) per completare il percorso al fine di ottenere il brevetto di sub.

L’eventuale seconda lezione si tiene invece in mare, solitamente di pomeriggio, e ha un costo base di 50€. I ragazzi dagli 8 ai 12 anni si immergono da riva, mentre a partire dai 12 anni gli aspiranti sub vengono portati a largo in barca per l’immersione.

È possibile ottenere il brevetto?

Sì, presso la scuola Venice Diving di Daniele è possibile ottenere il brevetto Open Water, valido in tutto il mondo e senza scadenza, che permette di immergersi fino a 18 metri. Per ottenerlo è necessario frequentare tutto il percorso previsto per il raggiungimento dei crediti necessari: esso comprende 3 lezioni in piscina e 4 uscite in mare, e ha un costo di 390€. Se volete ottimizzare i tempi per renderli compatibili con la durata del vostro soggiorno, potrete completare il percorso in un tempo minimo di 4 giorni.

Se possedete già il brevetto base, presso la scuola è possibile ottenere altresì gli altri brevetti, quali l’Advancee il Rescue. L’ultima novità di quest’anno è infine l’opportunità di conseguire il brevetto per diventare istruttori di subacquea.

Qual è stato il percorso formativo di Daniele, l’istruttore di sub?

Daniele coltiva la passione per il sub dal 2007, e svolge questa attività come lavoro da ormai dieci anni. Per molto tempo ha suddiviso le proprie lezioni trascorrendo i mesi estivi in Italia e il resto dell’anno in posti tropicali, quali Maldive, Polinesia, Galapagos e Bahamas. Da quattro anni ha aperto un proprio centro di sub con sede in Thailandia e continua a lavorare parallelamente anche qui, con un organico che comprende più di 10 persone.